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Percorrendo la via Nomentana, dopo aver lasciato la via Salaria, saliamo verso Monterotondo.
Entrando in città, sulla nostra sinistra incontriamo la Chiesa di San Rocco.
La sua struttura attuale è molto diversa da quella originaria che risale alla prima metà del 1500 e che è stata quasi del tutto modificata :
sull’altare maggiore era posta l’immagine affrescata di San Rocco, mentre gli altri quattro altari erano dedicati a San Gaetano, a Sant’Isidoro, a San Michele Arcangelo e alla Vergine del Rosario.
Era utilizzata dalla “Compagnia della morte” per la sepoltura di coloro che morivano di morte violenta o morivano in campagna.
Era meta di numerosi pellegrinaggi. Tutto il Lazio era venuto a conoscenza dei miracoli che la Vergine aveva compiuto e che compiva; le invocazioni che i fedeli rivolgevano alla Vergine venivano tutte ascoltate e le grazie e i miracoli piovevano a diluvio sulla gente: il suo nome fu cambiato in “ Maria Santissima del diluvio delle grazie”.
Per ospitare più pellegrini, la Chiesa fu ampliata dagli stessi Monterotondesi che si prodigarono offrendo la loro manodopera ed i materiali occorrenti.
La tela di Maria Santissima fu posta sull’altare maggiore.
A Lei viene attribuito il miracolo della salvezza di Monterotondo dalla peste che nel 1656 aveva duramente colpito tutto lo Stato pontificio.
Si racconta che un Frate minore del Convento della SS.Concezione di Monterotondo, Padre Giuseppe Gessi, sognò una figura che cavalcava, da Mentana verso Monterotondo, e brandendo minacciosamente un bastone.
Fu però bloccata e ricacciata indietro dalla Madonna, aiutata da San Rocco ( il Santo aveva ottenuto da Dio il dono di diventare l’intercessore di tutti i malati di peste che avessero invocato il suo nome) evitando così ai suoi fedeli da altre pene.
Nel 1867 però, durante le “Dieci giornate di Monterotondo”, alcuni garibaldini rubarono le corone d’oro che cingevano le teste della Madonna e del Bambino, non furono mai recuperate.
Gli stessi monterotondesi restituirono, attraverso le loro offerte, le corone alla loro Protettrice.
Oggi la Chiesa di San Rocco, è circondata da un traffico di auto e persone a dir poco infernale; speriamo che la Madonna torni a far piovere un “diluvio di grazie”
su tutto il quartiere e farlo tornare familiare come ai bei tempi! (G.Lanna) |
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